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  • Immagine del redattoreGiardiniBambini

terra!

Aggiornamento: 11 ott 2023

Perchè i giardini, alle volte, si fanno anche con quello che c'è.


Cosa si trova in un giardino alle volte va visto, colto, raccolto, usato.

Fin dove siamo disposte a sporcarci e lasciarci sporcare, immergere, trasformare, mettere di nostro. Aspettare che arrivi da altri, non sempre ripaga. A meno che 'gli altri' non siano i bambini e le bambine che il giardino, lo abitano.


Iniziare, nel senso di prendere l'iniziativa ad abitare il giardino, fa intravedere scorci attraverso cui osservare il fare, l'esplorare, il conoscere e il giocare dei bambini e delle bambine.


Il giardino diviene così un luogo dove sto bene e dove sostare con piacevolezza e benessere.


Quando lo sguardo è abbassato e concentrato, un mormorio si coglie al posto di grida concitate e acute, a quel punto anche il movimento centripeto lascia spazio alla lentezza. Questi sono alcuni dei segnali che indicano che qualcosa di interessante, lì in giardino, sta accadendo.


Mi fermo, soffermo perchè qualcosa mi cattura e se mi interessa lo seguo, non lo abbandono per passare ad altro.


Mi interessa e incuriosisce perchè porta del nuovo e va in una direzione da esplorare con tutti i sensi ma non solo.

Chiamo gli amici!


Chi di noi ricorda la sensazione del fango asciugato sulla pelle?

Quel fango prima fresco e bagnato, poi secco e polveroso, che prima di cadere a terra come sabbia fina, tira la pelle.

Uno schizzo su un polpaccio dopo una pedalata, sulle mani che hanno impastato terra e acqua, sul viso quando inavvertitamente qualche goccia è arrivata dalle pozzanghere.

Mani secche che hanno svasato piante, rimestato terra in un orto.

Certo le patate del supermercato difficilmente lasciano tracce di terra su di loro, terra da cui provengono.


E chi altro ancora arriva da li sotto?


Terra che i nostri piedi calpestano quotidianamente ma che, spesso, non ricordiamo.

Se piove è più facile avere l'odore dell'asfalto bagnato nelle narici... che di terra.

Ma la terra vive, è viva con noi e sotto di noi. Alle volte manifesta ciò che contiene nel profondo, con grazia, potenza e maestosità fuoriesce la lava.

Terra che frana, trema, si dissesta, sgretola, erode, viene inquinata, ma ci nutre da milioni di anni!


Pachamama: madre terra, terra che genera e contiene.

E' saggio averne confidenza, rispetto e tenerla vicina a noi, nell'incontro quotidiano.


QUATTRO passi per iniziare a giocare, con quello che c'è


PRIMO PASSO

Osservare dove già i bambini giocano in giardino con la terra e che azioni fanno.

Definire nel gruppo di lavoro se il luogo in cui autonomamente, per esempio, hanno iniziato a scavare è

un luogo idoneo. Stanno scavando proprio attorno alle radici di un albero?


SECONDO PASSO

Verificare che tipo di sabbia, terra, manto erboso si ha nel giardino.

Bagnata, asciutta. Presenza di acqua: quanto, dove? Assenza di acqua: quanto, dove? Esiste un punto

acqua in giardino di facile accesso?


TERZO PASSO

Verificare se si è attrezzati o meno rispetto: abbigliamento – cambi.

Non tralasciare la comunicazione con le famiglie rispetto al tema dello 'sporcarsi giocando'.

Organizzare dei materiali che supportino il gioco in esterno/interno.


QUARTO PASSO

Le azioni che compiono i bambini e le bambine sono descrivibili attraverso i VERBI, raccogliete nel gruppo di lavoro un elenco di azioni che avete osservato fare dai bambini rispetto al tema sabbia-terra e condividetele.

Quali altre azioni a voi adulti vengono in mente? Elencatele e provate a individuare degli oggetti e altri materiali che le possono sostenere e generare. Inserite 1 o 2 oggetti/materiali e riosservate quello che accade.


Le qualità dei materiali sono descrivibili attraverso gli AGGETTIVI. Gli aggettivi indicano i canali sensoriali attraverso cui possiamo conoscere e descrivere un materiale (canale visivo, uditivo, tattile, olfattivo, cinestesico, gustativo, vestibolare).

E' sempre interessante poter abbinare almeno due materiali tra loro e osservare le azioni che suggeriscono nel gioco.

Asciutto, bagnato, polveroso, duro, appiccicoso, malleabile ...


I bambini osservano, sperimentano, scavano, trasportano, trovano, spostano, uniscono, trasformano, percuotono, impastano ...


Quali azioni osserviamo che compiono i bambini e le bambine?

Quali oggetti li possono aiutare e sostenere in queste azioni?

Quali oggetti/materiali possiamo introdurre per ampliare i verbi delle azioni.

Per ogni azione individuata nell'osservazione, raccolgo immagini fotografiche di quanto osservo in giardino e le condivido con il gruppo di lavoro e le famiglie.


COSA SERVE IN GIARDINO


foto telo plastica – paletta/cucchiai/bastoni - contenitori -stivali – tute plasticate/cambi

foto varie di terra - acqua


Alcune suggestioni per partire da "quello che c'è attorno a dove si abita" e allargare lo sguardo. Vari itinerari percorribili con l'aiuto di un grande testo esaustivo:

"Là fuori. Guida alla scoperta della natura", Dias, Do Rosario, P.Carvalho, 2015, Ed. Mondadori

"Pianeta Terra o pianeta Roccia? Se il nostro pianeta fosse un uovo, la crosta terrestre sarebbe il guscio.


E questo guscio è coperto di acqua, ghiaccio, terra, sabbia, resti di piante e animali ecc. Però basta scavare un pò, e ben presto si arriva alla roccia, di cui tutto il pianeta è ricoperto.

Minerali, rocce, pietre.. quali le differenze e dove le troviamo.

Con che pietre sono fatte le pavimentazioni stradali?

Nel mio corpo ci sono i sali minerali?!

Quale è la roccia più dura e quella che galleggia?


Se ami le rocce belle, monumentali e inconsuete non mancare di visitare:

ï‚• le priamidi di terra

ï‚• il Carso

ï‚• i basalti colonnari

ï‚• le dolomiti

ï‚• le grotte

ï‚• le rocce con impronte di dinosauri


Sulla superficie: gli indizi lasciati dagli animali tra città e campagna:

tracce, resti di cibo, pigne e nocciole, penne e piume, borre ed escrementi, impronte e tracce, mute e scheletri, nidi e case sottoterra (...). Chi abita la terra e sotto terra?

Impasti, costruzioni e architetture di terra


Tipi di terra, terra bagnata o asciutta, cruda e cotta. I grandi paesaggi tra naturali e antropici. Cattedrali di fango e spazi sconfinati.


Facendo sintesi:

Le suggestioni e i percorsi sono infiniti e possono sempre intrecciarsi a partire dal quotidiano facendo un passo, un po' più in là.


Buona immersione!

p.s. ah ... dimenticavo, dalle mie parti ricordano sempre che 'la terra è bassa'!

E per incontrare i bambini, mi piace aggiungere, occorre stare a chinino.


Benedetta Rossini



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